Val Resia

Il Comune di Resia, che comprende la Val Resia e la Valle di Uccea, si trova nella parte nord orientale del Friuli Venezia Giulia. A est confina con la Repubblica di Slovenia, a nord con il Comune di Chiusaforte, a ovest con i Comuni di Resiutta e Venzone e a sud con il Comune di Lusevera. Non dista molto dai principali centri, da Udine solo 53 km. La Val Resia è la valle principale con una lunghezza pari a 21 km ed una larghezza fino a 3 km; mentre la valle di Uccea, che si trova parallelamente a sud, è più corta e più stretta ma non per questo meno affascinante. Le cime più alteScoiattolo1 che la circondano si trovano nel gruppo del Monte Canin a est (m 2587) e nella catena dei Musi a sud (m 1866). A fondo valle l’altezza è attorno ai 500-600 m. La valle, di origine glaciale, è attraversata dalle limpide acque del torrente omonimo che nasce alle falde del monte Canin e, dopo essere stato arricchito da numerosi affluenti, a Resiutta confluisce nel Fella.

Il territorio è coperto in prevalenza da ricchi boschi di faggio a sud e di pino nero a nord. A fondovalle i pianori sono utilizzati, in parte, per la coltivazione agricola (il famoso Strok / aglio di Resia presidio Slow Food, patate, fagioli, mais, …) e per la produzione di foraggio. I paesi, disseminati lungo la vallata sono: Prato (Ravanca) il capoluogo, San Giorgio (Bila), Gniva (Njïwa) con le borgate di Lischiazze (Lišćace) e Gost (Hözd), Oseacco (Osoanë), Stolvizza (Solbica), Coritis (Korïto) e Uccea (Učja) nella valle omonima. Di questi paesi solo a Stolvizza e a Coritis è possibile ammirare le tipiche case resiane costruite in pietra e caratterizzate dai ballatoi in legno che, nel resto della valle, sono andate distrutte con i terremoti del 1976.

Le caratterimalva ceciliastiche che contraddistinguono la Val Resia sono rappresentate dalle particolarità culturali uniche che si esprimono nella danza e nella musica, nelle usanze e tradizioni e nel particolare dialetto. Potrete scoprire questi interessanti aspetti durante le numerose manifestazioni riportate nel presente opuscolo. Gli abitanti di queste valli sono portatori di una cultura secolare ancora viva che con fierezza amano e difendono. Si fa risalire al VII secolo l’arrivo dei primi abitanti slavi che qui si insediarono stabilmente ed è grazie anche alla chiusura della vallata e al carattere del resiano, tenacemente attaccato alle proprie radici, che si è potuto tramandare nei secoli e far arrivare fino ai nostri giorni antiche particolarità la cui origine si perde nella notte dei tempi. Molti di questi aspetti sono stati e sono oggetto di studi da parte di numerosi studiosi italiani e stranieri. Resia è nota anche per l’antico mestiere dell’arrotino. Vi sono infatti ancora persone che lo praticano e, per la maggior parte, sono di Stolvizza.

LA VALLE DI FUOCO

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