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RACCOLTA AGLIO DI RESIA

INVITO ALLA RACCOLTA DELL’AGLIO DI RESIA

In occasione del nuovo raccolto dell’aglio di Resia, per il primo anno l’azienda agricola La Resiana, sabato 4 e domenica 5 luglio aprirà i campi ai visitatori e alle famigle che vogliono condividere il piacere della raccolta del rinomato bulbo, Presidio Slow Food del Friuli Venezia Giulia e trascorre un fine settimana a contatto con la natura, alla scoperta delle bellezze della Val Resia.

Durante l’evento il personale dell’azienda illustrerà la storia, la tradizione, le tecniche di coltivazione ed il percorso di valorizzazione dell’aglio intrapreso nei primi anni del 2000; inoltre si potranno degustare ed acquistare tutti i prodotti aziendali disponibili, come i trasformati ottenuti dall’infiorescenza dell’aglio (la crema e gli scapi in agrodolce) e le diverse tipologie di miele.

Per partecipare all’evento è obbligatoria la prenotazione entro il giorno 3 luglio da effettuare compilando il modulo d’iscrizione oppure chiamando il numero 3493060139.

www.laresiana.it

MINESTRA DI BROVADÂR

Ingredienti per 7/8 persone:

  • 800 hg di Brovâdar

  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • 200 hg di lardo e pancetta

  • aglio di Resia q.b

  • 500 gr di fagioli di Lusevera

Procedimento:

  • il giorno prima in una pentola aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva, l’aglio di Resia, il lardo e la pancetta

  • versare il brovâdar precedentemente preparato, affinché si insaporisca con il lardo e la pancetta

  • lasciar cuocere per tre ore e poi lasciarlo riposare (più riposa, più è buono)
  • il giorno successivo, riprendere la cottura per altre due ore

  • a parte avremmo già fatto cuocere i fagioli che andremmo ad aggiungere sul finale della cottura del brovâdar allo stesso.

Buon appetito!

N.B:

  1.  il sale non va aggiunto al brovâdar in quanto lo stesso è già salato di suo
  2. una volta le persone più abbienti ci mettevano anche il cotechino
  3. i fagioli vanno bolliti a parte perché non riescono a cuocere bene nel brovâdar

La ricetta è stata realizzata con la collaborazione di Rita Moretti di Moggio Udinese, componente dell’associazione “Donne e Brovâdar”. Costituitasi nel 2011 a seguito di un progetto della Commissione Pari Opportunità del Comune, conta una decina di componenti.

Il Brovadâr è uno dei prodotti del paniere del Parco Naturale delle Prealpi Giulie.

Il Brovadâr è il prodotto della lavorazione tradizionale, fatta in Comune di Moggio Udinese, di una varietà di rapa (Brassica rapa) di piccolo taglio e a semina tardiva. Questa viene coltivata in piccoli appezzamenti prima che il terreno geli e dopo la raccolta, poco prima di Ognissanti, viene lavorata. Le rape vengono sbollentate e poi stratificate in piccoli mastelli di legno, dove fermentano fino a quando sono pronte per essere consumate. La produzione è prevalentemente casalinga, ma il Brovadâr viene anche servito nei ristoranti del paese. Si può utilizzare per cucinare il tipico minestrone o come contorno in padella per carni suine ed in insalata. Negli ultimi anni, grazie a specifici progetti, l’interesse per il prodotto è aumentato e culmina in un’allegra festa nel mese di dicembre.”

Tratto dal sito web www.parcoprealpigiulie.it

Di seguito riportato il link del disciplinare per la produzione del Brovadâr:

http://www.comune.moggioudinese.ud.it/fileadmin/user_moggio/Sandra/DISCIPLINARE_DI_PRODUZIONE_BROVADAR.pdf

MINESTRA DI FAGIOLI (TA BOBÖWJA)

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 g di fagioli di Resia

 

  • 1 spicchio d’aglio di Resia

 

  • 40 g di burro

 

  • 1 cipolla media di Resia

 

  • 500 g di patate di Resia

 

  • acqua q.b.
  • sale q.b.

Procedimento:

  • Pelare le patate e tagliarle a pezzi
  • Aggiungere in una pentola l’acqua, salare e portare ad ebollizione

 

  • Aggiungere all’interno i fagioli, lo spicchio d’aglio, il burro, la cipolla media tagliata grossolanamente e le patate

 

  • Cuocere il tutto per 4/5 ore

 

  • Aggiungere, se desiderate, pasta o riso sul finale
  • Servire calda

Buon appetito!

NB: Come raccomandato dagli anziani del paese, una buona minestra di fagioli si considera tale se cucinata a lungo su una stufa alimentata a legna e a fuoco costante.

AGLIO DI RESIA (STROK)

“L’Aglio di Resia, Rosajanski Strok nell’idioma locale (il resiano), è un prodotto tradizionale e tipico della Valle di Resia (UD).

Coltivato da sempre, si è mantenuto originale nel tempo grazie all’isolamento geografico della valle ed alla coltivazione negli orti famigliari ad opera in particolare delle donne, le nostre nonne e mamme.

E’ caratterizzato da dimensioni del bulbo medio/piccole, con 6/8 bulbilli disposti radialmente, senza bulbilli centrali, e muniti di tunica rossastra.

Presenta precise qualità: elevata digeribilità, lunga conservabilità, aroma intenso, persistente ma delicato: ciò che lo fa apprezzare anche dai consumatori più esigenti e che fa si che il numero degli estimatori aumenti di anno in anno.

Pur conosciuto in tempi storici anche fuori dalla valle, nell’ultimo decennio è stato ufficialmente riscoperto grazie all’iniziativa della comunità, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, del Parco delle Prealpi Giulie e soprattutto dell’Università di Udine (prof. Miceli).

Proprio le sue caratteristiche peculiari sono diventate infatti oggetto di studio, nonché di un puntuale lavoro al fine del mantenimento della sua biodiversità.

Per tutto quanto sopra, l’Aglio di Resia, nel 2004, è stato inserito da Slow Food nel novero dei Presidi, subordinatamente al rispetto di un rigoroso disciplinare.

[…]

Il disciplinare prevede un sistema di coltivazione tradizionale su piccola e piccolissima scala, con semina a novembre e raccolta con la luna calante di luglio.

Accanto al prodotto fresco, da qualche anno è stata ufficializzata la produzione di due trasformati: gli Scapi e la Crema di scapi, sempre sotto il controllo di Slow Food ed il rispetto di idoneo disciplinare, che prevede tra l’altro anche l’individuazione, ad oggi, di un unico trasformatore autorizzato.

Gli scapi dell’aglio sono la sua parte aerea, che va dal bulbo al fiore e caratterizzano la specie endemica.

Essi vengono tolti dalla pianta circa un mese prima della raccolta del bulbo e trasformati in agrodolce. Anche i trasformati sono Presidio Slow Food.”

Testo tratto dal sito www.agliodiresia.it

Abbiamo voluto raccogliere le testimonianze dirette di alcune produttrici locali facenti parte dell’Associazione Aglio di Resia che ci hanno raccontato la loro esperienza, oltre che realizzare delle videoricette a base  di aglio resiano.

Alleghiamo inoltre il discipilinare della sua produzione:

https://www.agliodiresia.it/contenuti/allegati/disciplinare_di_produzione_aglio_di_resia_6.pdf

Si ringrazia per la collaborazione Marina Bortolotti, Morena Lettig, e Vilma Quaglia.

 

 

Intervista a Marina Bortolotti:

https://www.youtube.com/watch?v=6pVONkY2ij8

Raccolta e pulizia dell’aglio con Marina Bortolotti:

https://www.youtube.com/watch?v=6pVONkY2ij8

Intervista a Vilma Quaglia:

https://www.youtube.com/watch?v=JhRrXu5IoiE

Intervista a Morena Lettig:

https://www.youtube.com/watch?v=AKwGFzi3OV0

Semina dell’aglio con Morena Lettig:

https://www.youtube.com/watch?v=L2QUjWumUL4

Raccolta e pulizia con Morena Lettig:

https://www.youtube.com/watch?v=fvijsRF7XFo