Sella Carnizza costituisce il valico più basso che collega la Val Resia con la Valle di Uccea e, di conseguenza, la Valle dell’Isonza con l’alto bacino del Tagliamento. Dalla seconda metà del 1916, è raggiunta da una strada militare, che si diparte dalla Centrale di Rio Barman in Val Resia. Ampliata nei decenni successivi solo in tratti circostritti, l’arteria edificata dal Genio della Zona Carnia già all’epoca del conflitto permetteva il transito di traffici e autocarri. Oltre alla camionabile, presso Sella Carnizza si attivarono altre infrastrutture belliche di cui si apprezzano diverse tracce: due panifici, la sede per una Compagnia speciale d’istruzione alloggiata negli stavoli preesistenti, la stazione d’arrivo di una grande teleferica che partiva da Tigo, le fortificazioni della seconda linea difensiva arretrata della Zona Carnia, tra cui trinceramenti anche possenti e una postazione per cannone in caverna. Nell’area di Sant’Anna di Carnizza, meritano attenzione le strutture fortificate della Guerra Fredda (anni 1960 – 70), ben conservate.
Tipo di percorso: escursionistico facile, è richiesto senso di orientamento per raggiungere la trincea nel sito senza sentiero evidente; per la variante di visita alle fortificazioni la difficoltà cresce in quanto non vi sono sentieri segnalati ed occorre orientarsi con bravura tra le tracce degli antichi sentieri militari.
Tempo di percorrenza: ore 2.00; aggiungere 1.30 per la percorrenza della variante.
Note: dalla Chiesetta di Sant’Anna di Carnizza inoltrarsi per circa 50 metri lungo il sentiero volto al M. Zaiavor, quindi deviare sulla destra per tracce di sentiero che superano circa una settantina di metri di dislivello in terreno boschivo piuttosto ripido; laddove il pendio inizia a presentare una specie di ripiano, seguire le tracce verso sinistra sino ad individuare il bel trinceramento (15 minuti dalla Chiesetta). Volendo raggiungere gli elementi trincerati occorre tagliare nel bosco in direzione nord-ovest sulla curva di livello poco più bassa del trinceramento: il pendio non appare impervio, ma non ci sono sentieri. Infine, la galleria cannoniera è apprezzabile salendo lungo la sinuosa mulattiera militare che sgancia dai pressi degli Stavoli Gnivizza in direzione sud; inizialmente, nel prato e nel boschetto è poco evidente, per manifestarsi inconfondibile man mano che si prende quota tra i faggi.
