SELLA BUIA

Sin dal 1892, gli zappatori del 7° Reggimento Alpini avevano costruito presso Sella Buia il Ricovero Regina Margherita e intagliato un’eccezionale mulattiera in roccia, che da Stolvizza portava sino alla Forchia di Terrarossa. Nei primi anni di guerra, questa via montana fu prolungata lungo il convulso altopiano nord del Canin. Sulle creste circostanti Sella Buia vennero scavati elementi trincerati e preparate delle piazzole per artiglierie di medio calibro, mentre Sella Grubia e Forchia di Terrarossa furono trincerate dagli alpini. Nella notte tra il 27 ed il 28 ottobre 1917, sotto l’infuriare della tormenta di neve, i resti delle Truppe Monte Rombon marciarono da Sella Prevala lunga la detta mulattiera, per raggiungere (con gravi e diffusi assideramenti) Sella Buia. Qui, di fatto tagliati fuori, mantennero la posizione fino al pomeriggio successivo, quando, scesi a Stolvizza si ritrovarono circondati dalle truppe autro-tedesche, che già occupavano l’intera Val Resia.

Tipo di percorso: per esperti; sebbene non opponga difficoltà alpinistiche, l’itinerario è lungo e presenta dei punti un po’ esposti poco a valle del ricovero (oggi Bivacco CAI, intitolato ad Igor Crasso) nonché molti passaggi aerei lungo l’attraversata verso l’Altopiano del Canin.

Tempo di percorrenza: ore 8.00; la variante dell’attraversata da Sella Nevea a Ladina immaginando di salire sino al Rifugio Gilberti in funivia, richiede circa 10 ore.

Note: per effettuare l’attraversata, occorre avere la disponibilità di due auto, una parcheggiata a Sella Nevea, l’altra a Ladina. Si consiglia di partire da Sella Nevea e di usufruire della funivia che risale al Rifugio Gilberti.

sito Proloco Val Resia